Città natale del grande poeta Dino Campana (1885-1932), sorge lungo la riva destra del fiume Lamone. Incerta è l’etimologia del nome: secondo alcuni deriva al latino”marra” (strumento per dissodare la terra) che a sua volta deriverebbe da “maratus”, ovvero “lavorato con la marra”, secondo altri potrebbe derivare da “marra” tradotto “mucchio di sassi”. Abitato dagli etruschi prima e colonizzato dai romani dopo, passò nel XI secolo sotto la giurisdizione dei Conti Guidi di Modigliana che dominarono Marradi per circa due secoli. Nel 1358 nei pressi di Marradi ci fu la famosa battaglia detta delle Scalelle. I Marradesi, stanchi dei continui soprusi della compagnia di ventura del Conte Lando (Corrado di Wurttenberg conte di Landau), attaccarono la compagnia e riuscirono a disperderla, grazie anche alla migliore conoscenza del territorio. Nel 1428 Giovanni Manfredi fu sconfitto dai Fiorentini, che annetterono tutti i suoi possedimenti sotto la protezione di Firenze. Risale a questo periodo l’istituzione di un grande mercato, che tutt’oggi si tiene ogni lunedì mattina. Il periodo di dominazione dei Lorena vede Marradi praticamente isolata a causa della mancata manutenzione del sistema viario, fino a quando sotto il governo di Pietro Leopoldo di Lorena vennero intraprese grandi opere pubbliche tra cui la costruzione del teatro degli Animosi, la ricostruzione della chiesa di San Lorenzo e la costruzione di un nuovo ospedale. Risale alla metà del XIX secolo la costruzione della nuova strada carrozzabile da Faenza a Firenze, alla quale nel 1893 fu affiancata la ferrovia. Un grave terremoto colpì il paese nel 1919 causando alcune vittime e gravi danni ai fabbricati. Nel secondo conflitto mondiale Marradi si venne a trovare in piena linea Gotica e subì molti bombardamenti.
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