L’origine di Dicomano è una delle più antiche del Mugello con la presenza di insediamenti fin dall’epoca preistorica. Testimonianze attestano che alcune costruzioni (ponti e torri) furono costruiti sopra il confine di un vasto appezzamento della famiglia etrusca dei Patna. Il nome deriva dal latino “decumanus” ovvero “limite divisorio del terreno“. Avamposto militare dei Romani grazie alla sua posizione strategica sulla via che portava a Forlì, l’antica Forum Livii e con tutta probabilità, dalla via militare Flaminia Minor che da Arezzo attraverso il Casentino e l’intera valle Mugellana e portava fino a Bologna. Alla convergenza delle due strade nasce appunto l’agglomerato urbano di Dicomano. Luogo d’incontro e scambio, fu centro di grande prestigio commerciale. Dal 1300 al 1700, fu aperto un porto fluviale, dove veniva concentrato il legname da costruzioni e per i cantieri navali di Pisa e Livorno. Centro nevralgico del commercio Mugellese, luogo di scambio e incontro, Dicomano fu danneggiato gravemente dal terremoto del 1919 e successivamente dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stato progressivamente ricostruito nel 1946.
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